Da Eschilo a Menandro – Due secoli di Teatro Greco nei reperti del Museo Archeologico di Lipari
Padiglione preistorico. Si trova a sud del Duomo, all’ interno del Palazzo vescovile (degli inizi del XVIII secolo), sorto sui resti di un monastero normanno; un cospicuo tratto della struttura originaria di quest’ ultimo è ancora visibile lungo la parete ovest della sala X.
Preistoria di Lipari (insediamenti sul Castello e in altri siti dell’ isola) e topografia di Lipari greca e romana. Sala I: Neolitico Medio. Prima fase del Neolitico eoliano (cultura del Castellaro vecchio). Seconda fase del Neolitico eoliano. Sala II: Neolitico Medio: terza fase del Neolitico eoliano. Neolitico superiore: cultura di Diana. Sala III: Neolitico Superiore: cultura di Diana.
Prima fase dell’ Eneolitico: stile di Diana-Spatarella. Sala IV: Eneolitico Medio e Superiore. cultura di Piano Conte. Cultura di piano Quartara. Sala V: prima età del bronzo. cultura di Capo Graziano (in particolare la necropoli ad incinerazione di contrada Diana). Sala VI: prima età del bronzo: cultura di capo Graziano (abitato sul Castello). Media età del Bronzo. cultura del Milazzese ( abitato sul Castello). Sala VII: tarda età del Bronzo. Ausonio I (abitato sul Castello).
Ausonio II (necropoli di Piazza Monfalcone). Sala VIII: tarda età del bronzo. Ausonio II (abitato sul castello). Sala IX: Ausonio II (abitato sul Castello). Sala X: topografia di Lipàra greca e della successiva città romana (vi è fra l’ altro esposto il complesso di reperti dal bothros di Eolo). Giardino del padiglione preistorico (vi si accede dalla sala X). Sul lato nord ed est muri del monastero normanno.
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Padiglione epigrafico. Sul lato sud, all’ interno di una costruzione di età recente sono conservati numerosi cippi e steli funerarie con iscrizioni per lo più greche (i nomi dei defunti con, in alcuni casi, formule dedicatorie o augurali) dalla necropoli greca e romana di contrada Diana. Alcune steli sono anche collocate nel giardino, insieme a sarcofagi dalla necropoli.
Padiglione delle isole minori. E’ collocato in un edificio di età recente, di fronte al Padiglione preistorico. sale da XI (ingresso) a XV: sono esposti, in sequenza cronologica, complessi di reperti dagli insediamenti preistorici delle isole minori dell’ arcipelago eoliano (Salina, Filicudi, Alicudi, Panarea, Stromboli), dal neolitico medio alla media età del bronzo.
Adiacente al Padiglione delle isole minori, all’ interno di una casa risalente al XV secolo, è ospitata la Sezione Vulcanologica (ideata con esclusive finalità didattiche da L. Bernabò Brea e dal vulcanologo A. Rittmann), in corso di ristrutturazione e potenziamento su progetto del prof. V. Cabianca. (Piano terreno: Archeologia e Vulcanismo; primo piano: Vulcanologia generale; secondo piano: Vulcanologia eoliana).
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Padiglione classico. E’ situato a nord della Cattedrale, in un edificio del campo di confino fascista ristrutturato e ampliato (le tre sale dell’ ampliamento sul lato orientale sono state realizzate ed allestite su progetto degli architetti F. Ceschi ed E. Tonca).
Sezione dell’ archeologia di Milazzo.Sala XVI: necropoli della Media età del Bronzo del predio Caravello (con ricostruzione del contesto di scavo). Sala XVII: necropoli protovillanoviana e necropoli greca (Mylai, colonia calcidese fondata da Zancle) dell’ Istmo, con ricostruzioni di tombe.
Sala XVIII: necropoli greca. Sala XIX: ricostruzione della necropoli dell’ Ausonio II di Piazza Monfalcone a Lipari. Sala XX: necropoli greca di contrada Diana a Lipari: (sarcofagi, grandi vasi contenitori di corredi esterni o di sepolture e steli funerarie con iscrizioni).
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Sezione di archeologia sottomarina. Sala XVII: sono esposti complessi di reperti dai ricchi contesti archeologici sottomarini dell’ Arcipelago Eoliano. Dalle acque di Lipari: un carico di ceramica della prima età del bronzo – fase antica della Cultura di Capo Graziano – da Pignataro di Fuori, relitto della Secca di Capistello della fine del IV sec. a.C. ecc.; Filicudi – Secca di Capo Graziano: relitto F., della prima metà del III sec. a.C.; relitto Roghi, della prima metà del II sec. a.C.. Da Panarea: relitto Bound presso Dattilo, dell’ inizio del IV sec. a.C.; relitto Alberti, presso le Formiche, della seconda metà del I sec. d.C. ecc. Salina, vulcano.
Necropoli greca di contrada Diana, a Lipari. Sala XXI: corredi del VI sec. a.C., del V sec. a.C. e del IV sec. a.C. (grandi crateri a figure rosse, di fabbrica siceliota, utilizzati come cinerari e tombe della prima metà del IV sec. a.C.). Sala XXII: corredi del IV sec. a.C. (dal secondo quarto del secolo).
Dal 340 a.C. molti corredi sono caratterizzati da ceramica con decorazione dello stile cosiddetto di Gnathia. Sala XXIII – sala della Coroplastica: terrecotte di soggetto teatrale (maschere e statuette), ritratti di personaggi illustri, terrecotte sacrali dal santuario extramurano delle divinità ctonie dell’ ex predio Maggiore. Sala XXIV: corredi sepolcrali e fosse votive all’ interno della necropoli della prima metà del III sec. a.C. (sino alla distruzione da parte dei Romani del 252-251 a.C.). periodo della ceramica figurata policroma di fabbrica liparese e delle riproduzioni fittili di maschere della Commedia Nuova. Sala XXV: ricostruzione di un settore della necropoli greca (tombe dal V alla prima metà del III sec. a.C.). Lipari dall’ età romana all’ età moderna (secondo piano).
Corredi tombali dalla seconda metà del II sec. a. C. al II d.C., officina ceramica di Porto delle Genti, testa di barbaro da sarcofago in marmo dei primi decenni del III sec. d.C., iscrizioni funerarie pagane e cristiane, ceramica di età tardo imperiale romana, ceramica medievale, rinascimentale e moderna dal Castello.
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Sezione vulcanologica.
Nata come sezione esclusivamente didattica, con l’ obiettivo di introdurre il visitatore alla conoscenza della geomorfologia dell’ Arcipelago eoliano, le cui isole sono interamente di formazione vulcanica, indispensabile per la piena comprensione di molti aspetti degli insediamenti umani succedutisi attraverso i secoli (la loro formazione, l’ economia, la cultura materiale etc.).
E’ articolata su tre piani.
Piano terra. Archeologia Industriale: i rapporti fra i prodotti dell’ attività vulcanica (ossidiana, pomice, zolfo etc.) e la cultura materiale e le risorse economiche.
Primo piano. Vulcanologia Generale, suddivisa a sua volta in vari settori: nozioni e aspetti di Vulcanologia Generale, Vulcanologia Cosmica, rischio vulcanico etc.).
Secondo piano. Vulcanologia Eoliana: illustrazione approfondita di caratteri morfologici delle singole isole dell’ arcipelago.
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